
"In molte comunità cosiddette primitive, una parte dell'iniziazione tribale consiste nel trascorrere un lungo periodo da soli nella foresta o sulle montagne, un periodo in cui l'iniziando arriva a confrontarsi con la solitudine e con la non-umanità della natura fino a scoprire chi o che cosa veramente egli è - una scoperta che gli sarebbe ben difficile fare rimanendo all'interno di una comunità che continuamente gli propone dei modelli riguardo a chi è o a chi dovrebbe essere. L'iniziando può arrivare a scoprire, ad esempio, che la solitudine è la paura nascosta di quello sconosciuto che è lui stesso, e che l'aspetto ostile della natura non è altro che la proiezione della sua stessa paura di uscire dai binari abituali e condizionati dei suoi sentimenti. Ci sono molte testimonianze che rivelano come chiunque passi attraverso la barriera della solitudine senta a un certo punto esplodere il suo isolamento individuale, per la sua stessa intensità, nel sentimento globale di identità con l'universo. Si potrà liquidare tutto ciò come "misticismo naturalistico" o "panteismo", ma dovrebbe essere evidente che un sentimento di questo genere ha maggiore attinenza con un universo fatto di processi e di relazioni interdipendenti di quanta non ne abbia con un universo costituito da entità distinte e separate."
Alan W. Watts - "Natura Uomo Donna" p. 41
Nessun commento:
Posta un commento