giovedì 28 luglio 2011

Misticismo quantico

La meccanica quantistica ha quindi demolito i concetti classici di oggetti solidi e di leggi rigorosamente deterministiche della natura. A livello subatomico, gli oggetti materiali solidi della fisica classica si dissolvono in configurazioni di onde di probabilità e queste configurazioni in definitiva non rappresentano probabilità di cose, ma piuttosto probabilità di interconnessioni. Un'attenta analisi del processo di osservazione in fisica atomica ha mostrato che le particelle subatomiche non hanno significato come entità isolate, ma possono essere comprese soltanto come interconnessioni tra la fase di preparazione di un esperimento e le successive misurazioni. La meccanica quantistica rivela quindi una fondamentale unità dell'universo: mostra che non possiamo scomporre il mondo in unità minime dotate di esistenza indipendente. Per quanto ci addentriamo nella materia, la natura non ci rivela la presenza di nessun « mattone fondamentale » isolato, ma ci appare piuttosto come una complessa rete di relazioni tra le varie parti del tutto.

Fritjof Capra, Il Tao della fisica, pag. 81

venerdì 22 luglio 2011

Tu sei quello

«Portami un frutto di quell' albero di banane.»
«Eccolo, padre.»
«Aprilo.»
«E aperto, Signore.»
«Che cosa vedi al suo interno?»
«Dei semi molto piccoli, Signore.»
«Spezzane uno, figlio mio.»
«Lho spezzato, Signore.»
«Che cosa vedi all'interno?»
«Assolutamente nulla, Signore.»
Quindi il padre gli disse: «Figlio mio, proprio dall' essenza del seme che tu non puoi vedere deriva, in verità, questo grande albero di banane.
Credimi, figliolo, lo Spirito dell'intero universo è un'essenza invisibile e sottile. Questo è Realtà. Questo è Atman. Tu sei questo».
«Spiega ancora, padre» disse Svetaketu.
«Così sia, figlio mio.
Metti questo sale nell' acqua e torna da me domattina.»
Svetaketu fece come gli era stato comandato, e al mattino suo padre gli disse: «Portami il sale che hai messo nell'acqua la scorsa notte».
Svetaketu guardò nell'acqua, ma non poté trovarlo, poiché si era sciolto.
Suo padre quindi disse: «Assaggia 1'acqua da questo lato. Com'è?».
«È salata.»
«Assaggiala dal centro. Comè?»
«È salata.»
«Assaggiala da quel lato. Com'è?»
«È salata.»
«Cerca di nuovo il sale e torna da me.»
Il figlio eseguì 1'ordine dicendo: «Non riesco a vedere il sale. Vedo solo l'acqua». Quindi suo padre disse: «Allo stesso modo, figlio mio, non puoi vedere lo Spirito. In verità egli è qui. Lo Spirito dell'intero universo è un essenza invisibile e sottile. Questa è la Realtà. Questa è la Verità. Tu sei quello».

da Chandogya Upanishad

Il ciclo dell'Unità

Tutte le cose nell'universo si muovono dall'invisibile al manifesto e viceversa. Che la forma sia quella di una stella o di una persona, il processo è il medesimo. Per prima cosa, l'energia esiste. Poi, diventa manifesta e prende vita. Dopo un po', la vita decade, ma l'energia invisibile perdura, sia tornando al reame impercettibile, che rimanendo, o ancora una volta manifestandosi nelle cose.

Hua Hu Ching, dal Capitolo XXXIV

La fortuna dell'esistenza

Siamo destinati a morire ed è un gran fortuna. La maggior parte della gente, infatti, non è destinata a morire perché non è destinata neppure a nascere. Gli individui che avrebbero potuto trovarsi qui al mio posto, ma che di fatto non vedranno mai la luce del giorno, sono assai più numerosi dei granelli di sabbia dell'Arabia. [...] sia io che voi siamo molto fortunati a esistere.

Richard Dawkins, da L'arcobaleno della vita

domenica 22 maggio 2011

La sostanza dell'universo

Ogni cosa materiale in un istante scompare nella sostanza dell'universo, ogni causa in un istante viene riassunta nella ragione universale, e in un istante il ricordo di ogni cosa sprofonda sepolto nell'eternità.


Marco Aurelio

domenica 24 aprile 2011

Superficialità spirituali

Il pensiero dualistico è una malattia
La religione è una distorsione
Il materialismo è crudele
La spiritualità cieca non è reale

Cantare non è più sacro che ascoltare il mormorio di un fiume, contare i grani di un rosario non è più sacro che semplicemente respirare, i paramenti religiosi non sono più spirituali degli abiti di lavoro.
Se desideri attenerti all'unità con il Tao, non farti incastrare nelle superficialità spirituali.
Invece, vivi una quieta e semplice vita, libero da idee e concetti.
Cerca di accontentarti della pratica della virtù della non discriminazione, l'unico vero potere.
Donando agli altri spontaneamente e anonimamente, irradiando luce attraverso il mondo e illuminando la tua stessa oscurità, la tua virtù diventa un santuario per te stesso e tutti gli esseri.

Questa è ciò che significa incarnare il Tao.

Hua Hu Ching, Capitolo XLVII

martedì 19 aprile 2011

La morte è un processo naturale

Per coloro che non praticano alcuna religione o via spirituale, la cosa più importante al momento di morire è di essere calmi, distesi, e di conservare ben presente allo spirito il pensiero che la morte è un processo naturale che fa parte della vita.

Tenzin Gyatso, dalai lama