lunedì 22 novembre 2010

Einstein e la religione cosmica (2)

I geni religiosi di tutti i tempi risentono di questa religiosità cosmica che non conosce né dogmi né Dei concepiti secondo l'immagine dell'uomo. Non vi è perciò alcuna Chiesa che basi il suo insegnamento fondamentale sulla religione cosmica. Accade di conseguenza che è precisamente fra gli eretici di tutti i tempi che troviamo uomini penetrati di ii questa religiosità superiore e che furono considerati dai loro contemporanei più spesso come atei, ma sovente anche come santi.
Sotto questo aspetto uomini come Democrito, Francesco d’Assisi e Spinoza possono stare l’uno vicino all’altro. 
Come può la religiosità cosmica comunicarsi da uomo a uomo, se non conduce ad alcuna idea formale di Dio né ad alcuna teoria? Mi pare che sia precisamente la funzione capitale dell’arte e della scienza di risvegliare e mantenere vivo questo sentimento fra coloro che hanno la facoltà di raccoglierlo.

Albert Einstein - Come io vedo il mondo, Newton Compton